Dal 24 al 26 Novembre 2023 si terrà alla Nuvola di Fuksas nel quartiere Eur di Roma la terza edizione di Roma Arte in Nuvola, la fiera internazionale di arte moderna e contemporanea di Roma. Siamo lieti di partecipare a questo evento che rappresenta un punto di riferimento culturale e commerciale di altissimo livello in Italia . Saremo presenti con un’unica proposta, nella sezione “Solo Show”, insieme all’artista Caterina Magri. Ci trovate nella posizione G 43.
Caterina Magri
Biografia Artistica
Nata a Fiuggi nel 1974. La sua passione per l’arte si “svela” nel 2009, quando partecipa attivamente ad un laboratorio per la realizzazione del “Monumento al Caos”, del Maestro Piero Fantastichini. Da lì intraprende un’esperienza personale artistica come scultrice. Dal 2009 ad oggi ha realizzato circa 200 opere tra sculture e bassorilievi attraverso una ricerca espressiva e studio del "segno" che è il fulcro del suo percorso artistico.
Ama la tridimensionalità delle opere che il suo ingegno le proietta in modo istintivo e che dapprima le appaiono in modo incorporeo, per poi prendere forma attraverso il disegno e solo successivamente diventare scultura.
Le sue opere assumono ogni volta forma e aspetti diversi, i materiali utilizzati cambiano in funzione di ciò che la scultura richiede. Legno, carta, colore acrilico, foglia oro e argento, ossidi e resine ne rappresentano l’essenza. Il colore finale, giocato su una pittura a strati, dona vibrazioni cromatiche, che riemergono dagli strati più profondi come vene, una volta che i colori si sono “sposati”.
Dicono di Lei
Il Tempo - 2020
"Nelle opere di Caterina Magri si avverte in maniera forte e decisa la volontà di assecondare il caos della materia; l’artista rincorre un incessante flusso interiore che l’accomuna alle sue creazioni. E’ un susseguirsi di sbalzi emotivi che ruotano e si fondono nell’anima di un suo mondo primordiale, immaginario e privo di forme standardizzate. C’è una forte spinta emotiva nel voler plasmare il disordine, nel cercare di riconoscere e riproporre, attraverso il vortice delle particelle materiche la manifestazione della vita, il miracolo di un artificio a metà strada tra divino e profano. L’intuizione demiurgica la conduce ad una narrazione esilarante in cui l’anima del mondo si manifesta irrequieta e indomabile ma non per questo impossibile da rapire. Le sculture in apparenze bloccate da sostegni o pannelli, come nel caso dei bassorilievi escono prepotenti, quasi in fuga verso l’alto o comunque all’esterno creando un’alternanza di prospettive sempre nuove. Nelle sue creazioni vi è un’energia graffiante in cui lottano punte, spigoli e rotondità; in alcune di esse preme dall’interno un magma scomposto, in altre si configurano concrezioni e tracce che ricordano ere preistoriche. L’entropia dominante si lascia prendere per qualche istante, poi fugge e ritorna tra le mani di Caterina, che lungo un percorso ricco di metafore, riconduce alla sfericità del suo globo terrestre, simbolo di forza e dell’intero universo"
Dicono di Lei
Il Tempo - 2020
"Nelle opere di Caterina Magri si avverte in maniera forte e decisa la volontà di assecondare il caos della materia; l’artista rincorre un incessante flusso interiore che l’accomuna alle sue creazioni. E’ un susseguirsi di sbalzi emotivi che ruotano e si fondono nell’anima di un suo mondo primordiale, immaginario e privo di forme standardizzate. C’è una forte spinta emotiva nel voler plasmare il disordine, nel cercare di riconoscere e riproporre, attraverso il vortice delle particelle materiche la manifestazione della vita, il miracolo di un artificio a metà strada tra divino e profano. L’intuizione demiurgica la conduce ad una narrazione esilarante in cui l’anima del mondo si manifesta irrequieta e indomabile ma non per questo impossibile da rapire. Le sculture in apparenze bloccate da sostegni o pannelli, come nel caso dei bassorilievi escono prepotenti, quasi in fuga verso l’alto o comunque all’esterno creando un’alternanza di prospettive sempre nuove. Nelle sue creazioni vi è un’energia graffiante in cui lottano punte, spigoli e rotondità; in alcune di esse preme dall’interno un magma scomposto, in altre si configurano concrezioni e tracce che ricordano ere preistoriche. L’entropia dominante si lascia prendere per qualche istante, poi fugge e ritorna tra le mani di Caterina, che lungo un percorso ricco di metafore, riconduce alla sfericità del suo globo terrestre, simbolo di forza e dell’intero universo"
La sua Arte
Uozzart - 2020 - di Salvo Cagnazzo
"L’arte nella mia vita è un’esigenza vitale. Ragionando invece sulla sua funzione, credo che l’arte abbia un valore prettamente estetico. Questa ha il potere di agire sull’individuo penetrando simbolicamente a livello inconscio, stimola nel fruitore dell’opera d’arte pensieri, stati d’animo e immagini. Il valore estetico delle opere è in grado di arricchire la persona che la osserva: in questo scambio costruttivo risiede, per me, il valore universale dell’arte."